La complicità

La Svizzera prosegue la sua stretta cooperazione con Israele

Il governo svizzero rivendica una “stretta cooperazione” con Israele. Questa prosegue normalmente, nonostante i crimini – crimine di genocidio, crimini di guerra, crimini contro l’umanità – commessi da Israele nel Territorio palestinese occupato.

Secondo il sito web della Confederazione Svizzera: “Le relazioni bilaterali tra la Svizzera e Israele sono buone, improntate alla fiducia reciproca e caratterizzate da una stretta cooperazione nei settori culturali, economici, scientifici e, più recentemente, dell’innovazione (…). Nel 2023, il volume degli scambi bilaterali ammontava a 1,675 miliardi di franchi. La cooperazione scientifica in diversi settori – tecnologie finanziarie (fintech), cyber-tecnologie (cybertech), tecnologie mediche (medtech), Tech4Good, clima, ecc. –, che si basa su un principio bottom-up, può anche consentire di instaurare la fiducia per affrontare con successo le sfide geopolitiche”. Si scopre infatti che

  • La Svizzera acquista e vende a Israele armi e beni a duplice uso
  • Gli scambi commerciali proseguono tra i due paesi. La vendita in Svizzera di prodotti provenienti dalle colonie illegali è autorizzata.
  • La Banca Nazionale Svizzera investe nell’industria militare israeliana.
  • Gli investimenti privati in questo settore sono autorizzati.

La Svizzera non adempie ai suoi obblighi legali

In qualità di depositario delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera ha obblighi particolari. Il governo svizzero non intende adempierli.

In virtù delle Convenzioni di Ginevra, la Svizzera deve convocare una conferenza diplomatica incaricata di esaminare le violazioni di tali Convenzioni e di proporre misure. La Svizzera ha rinunciato a farlo.

La Svizzera non prende alcuna misura

Molti paesi europei hanno adottato misure per spingere Israele a conformarsi al diritto internazionale. Il governo svizzero non fa nulla.

Molti paesi europei hanno adottato sanzioni contro Israele o, quantomeno, contro alcuni responsabili politici israeliani. Con pochissime eccezioni, i paesi che non avevano ancora riconosciuto uno Stato di Palestina hanno deciso di farlo. Le cooperazioni tra diversi Stati europei e Israele sono state sospese. Tuttavia, la Svizzera non ha adottato alcuna misura. La Commissione d’inchiesta indipendente del Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite, che ha presentato diversi rapporti sulla situazione nel Territorio palestinese occupato e ha constatato la commissione del crimine di genocidio, raccomanda tuttavia a tutti gli Stati di adottare misure (compresa l’imposizione di sanzioni) contro lo Stato di Israele.